Investimenti
Lezione 53
11 min

Il trading a margine

Se da un lato il trading a margine apre nuove opportunità per gli investitori, permettendo loro di ampliare le strategie di trading e, potenzialmente, di ottenere profitti più elevati, dall’altro comporta alcuni rischi. Che tu sia un trader esperto o alle prime armi, questa guida ti spiegherà in modo semplice in cosa consiste il trading a margine e perché sta attirando sempre più interesse da parte degli investitori. Scoprirai inoltre quali aspetti è importante considerare prima di aprire una posizione.

  • Il trading a margine ti permette di aprire posizioni di maggior valore prendendo in prestito fondi da un broker e offrendo come garanzia un collaterale (il margine, appunto).

  • Grazie alla leva finanziaria, puoi controllare importi più elevati con un investimento iniziale ridotto, amplificando sia i potenziali guadagni che le perdite.

  • La leva può aumentare le opportunità di profitto, ma comporta anche il rischio di perdere rapidamente il capitale investito.

  • Per questo motivo, il trading a margine è consigliato soprattutto ai trader esperti, che conoscono il funzionamento dei mercati e che sono in grado di adottare strategie di gestione del rischio efficaci.

Spiegazione: cos’è il trading a margine?

Il trading a margine è un metodo che consente agli investitori di prendere in prestito fondi da un broker o da una piattaforma di trading per aprire posizioni di maggior valore rispetto a quanto permetterebbe il loro capitale. Alla base di questa modalità di trading c’è il “margine”, ovvero il collaterale che il trader deve fornire per garantire i fondi presi in prestito. Il trading a margine viene spesso utilizzato in relazione ad asset come azioni, criptovalute e CFD (contratti per differenza). Grazie all’effetto leva, questo tipo di trading può offrire rendimenti potenzialmente più elevati, ma comporta anche un rischio magiore di perdite significative.

Come funziona il trading a margine?

Ora che sai cos’è il trading a margine, vediamo più nel dettaglio come funziona.


Nel trading a margine, il trader deposita una parte del proprio capitale come garanzia in un conto margine dedicato. Questo margine serve al broker come garanzia per i fondi prestati. L’importo richiesto come margine dipende dalla leva finanziaria scelta, che definisce il rapporto tra il tuo capitale effettivo e la dimensione della posizione che puoi controllare.

Esempio: con una leva di 10:1, un trader può controllare una posizione dal valore di 10.000 €, investendo solo 1.000 € di capitale proprio. Il restante importo viene preso in prestito dal broker. Durante l’operazione, il broker monitora costantemente il valore della posizione. Se questo scende al di sotto di una certa soglia, chiamata margine di mantenimento, può verificarsi una richiesta di margine (o margin call): il trader viene allora invitato a depositare fondi aggiuntivi o a chiudere la posizione per evitare ulteriori perdite.

Quali tipi di trading a margine esistono?

Esistono diversi approcci e concetti di trading a margine, che variano in base al tipo di strumenti finanziari utilizzati e alla piattaforma di trading. La struttura del trading a margine è generalmente definita da fattori come il collaterale richiesto, il modo in cui le posizioni vengono mantenute nel tempo, e le regole specifiche dei vari mercati, come azioni, mercato valutario e criptovalute.

Esistono tre tipi principali di margine

  • Margine iniziale

  • Margine di mantenimento

  • Margine della borsa (od overnight)

Ognuno di questi definisce condizioni e requisiti specifici per il trading a margine e si differenzia per funzione e impatto sulla strategia di trading. 

Margine iniziale

Il margine iniziale è il collaterale iniziale che un trader deve depositare per aprire una posizione a margine.

Viene espresso di frequente come percentuale del valore totale della posizione coinvolta nel trading. Questo margine iniziale funge da garanzia per il broker, assicurando che il trader disponga di capitale sufficiente per coprire eventuali perdite.

Esempio: nel trading di azioni o titoli, il margine iniziale può arrivare fino al 60% del valore della posizione. Nel forex, invece, i requisiti di margine sono spesso molto più bassi, anche intorno al 3% o meno. Per quanto riguarda le criptovalute, il margine iniziale si colloca generalmente in una fascia intermedia, a seconda della volatilità del mercato. Grazie all’effetto leva, il margine iniziale consente ai trader di aprire posizioni di dimensioni maggiori impegnando solo una parte del proprio capitale. Tuttavia, ciò comporta anche un rischio più elevato, in quanto le perdite possono rapidamente superare l’investimento iniziale.

Margine di mantenimento

Il margine di mantenimento è l’importo minimo che deve rimanere sul conto margine affinché una posizione aperta resti attiva. Se il valore della posizione scende al di sotto di questa soglia, il broker può emettere una richiesta di margine, chiedendo al trader di depositare ulteriore capitale o di chiudere la posizione.

Confronto: nel trading azionario, il margine di mantenimento è spesso pari al 25% del valore della posizione. Nei mercati forex e cripto, invece, i requisiti tendono a essere più flessibili, ma possono variare notevolmente tra broker e piattaforme.

Il margine di mantenimento serve a proteggere il broker da perdite significative ed è particolarmente importante in mercati ad alta volatilità, come quello delle criptovalute, dove i prezzi possono subire forti oscillazioni. Per questo motivo, i trader dovrebbero monitorare attentamente questo requisito, per evitare richieste di margini improvvise.

Margine della borsa (od overnight)

Il margine della borsa (od overnight) si riferisce a requisiti o costi aggiuntivi che si applicano quando una posizione viene mantenuta aperta durante la notte. Dato che i broker applicano interessi sui fondi presi in prestito, questi costi possono ridurre i profitti potenziali.

Esempio: se mantieni una posizione forex aperta overnight, il broker potrebbe addebitarti una commissione swap pari allo 0,01% del valore della posizione.

Su posizioni di lungo periodo, questi costi possono accumularsi nel tempo e vanno tenuti in considerazione nella propria strategia di trading.

Differenze tra mercati:

  • Azioni: mantenere posizioni aperte durante la notte comporta spesso requisiti di margine più elevati, perché il mercato è chiuso e il broker si assume un rischio maggiore.

  • Mercato valutario (o forex): di norma prevede commissioni swap, calcolate in base ai tassi d’interesse delle valute scambiate.

  • Criptovalute: dato che i mercati cripto sono aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, i requisiti overnight sono spesso meno rigidi, anche se possono comunque essere applicati interessi sui fondi presi in prestito.

Esempi di leva nel trading a margine

La leva finanziaria è un elemento centrale del trading a margine, in quanto consente ai trader di controllare posizioni di dimensioni maggiori con un capitale relativamente contenuto. La scelta della leva dipende dal tipo di strumento finanziario trattato e dalla piattaforma utilizzata. Ecco alcuni esempi di leva nei diversi mercati:

  1. Trading azionario

Nel trading azionario, la leva è solitamente moderata, perché le fluttuazioni di prezzo sono in genere meno marcate rispetto ad altri mercati.

Esempio: un trader dispone di 2.000 € di capitale nel proprio conto margine e utilizza una leva 2:1. Questo gli consente di controllare una posizione del valore di 4.000 €.

Per ogni 1.000 € di capitale proprio, il broker fornisce 1.000 € aggiuntivi come fondi presi in prestito. Se il prezzo aumenta del 10%, il trader guadagna 400 €, pari a un rendimento del 20% sul capitale investito. Tuttavia, se il prezzo scende del 10%, subisce una perdita di 400 €, ovvero il 20% del proprio investimento.

2. Mercato valutario

Nel trading forex, la leva è solitamente più elevata, perché i tassi di cambio delle valute tendono a fluttuare in intervalli percentuali molto ridotti.

Esempio: un trader utilizza una leva di 30:1 e investe 500 € di capitale proprio. Questo gli consente di controllare una posizione dal valore di 15.000 €.

Con un piccolo investimento di capitale, il trader può speculare su variazioni più ampie del tasso di cambio. Un aumento del prezzo dell'1% si traduce in un guadagno di 150 €, pari al 30% del capitale. Tuttavia, un calo di prezzo dell'1% comporterebbe la stessa perdita.

3. Criptovalute

Le criptovalute sono considerate particolarmente volatili, motivo per cui molti broker limitano la leva.

Esempio: un trader utilizza una leva di 5:1 con 1.000 € di capitale e controlla una posizione del valore di 5.000 € in, ad esempio, Bitcoin.

Se il prezzo aumenta del 10%, il trader guadagna 500 €, ovvero il 50% del suo investimento. Tuttavia, un calo del 10% causerebbe la stessa perdita, riducendo significativamente il suo capitale.

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Come fare trading a margine?

Di seguito una breve guida, passo dopo passo, per aiutarti a fare trading a margine in modo sicuro ed efficiente:

  • Scegli una piattaforma di trading o un broker: controlla le opzioni di leva finanziaria, le commissioni e i meccanismi di sicurezza.

  • Apri un conto a margine: verifica la tua identità e deposita il capitale come garanzia.

  • Seleziona uno strumento finanziario: scegli, ad esempio, azioni, forex o criptovalute e analizza il mercato.

  • Imposta la leva finanziaria: scegli un livello di leva finanziaria adatto al tuo profilo di rischio. Più alta è la leva, maggiore sarà il rischio.

  • Inserisci il tuo ordine: definisci la dimensione della posizione, seleziona la direzione (lunga o corta) e controlla i requisiti di margine.

  • Usa gli strumenti di gestione del rischio: apri ordini stop-loss e take-profit per gestire perdite e guadagni.

  • Monitora la tua posizione: controlla regolarmente l'andamento dei prezzi e soddisfa i requisiti di margine.

  • Chiudi la posizione: i profitti vengono accreditati dopo aver dedotto l'importo preso in prestito e le commissioni.

Pro e contro del trading a margine

Ecco i principali vantaggi e svantaggi da considerare prima di iniziare a fare trading a margine:

Pro:

  • Potenziale di profitti più elevati grazie all’effetto leva

  • Accesso a posizioni di dimensioni maggiori con un investimento di capitale ridotto

  • Possibilità di diversificare il portafoglio senza fondi aggiuntivi

  • Opportunità di speculare sia al rialzo che al ribasso

  • Flessibilità nel fare trading su diversi mercati, come azioni e CFD

Contro:

  • Maggiore esposizione a perdite superiori all'investimento iniziale

  • Possibilità di richiesta di margine se si scende sotto il margine di mantenimento

  • Costi aggiuntivi, come gli interessi sul capitale preso in prestito e le commissioni overnight

  • L’elevata volatilità di alcuni mercati può portare a perdite rapide

  • Complessità operativa che richiede competenze specifiche nella gestione del rischio

Il trading a leva richiede non solo conoscenze tecniche, ma anche un forte controllo emotivo. La possibilità di ottenere profitti elevati può incentivare comportamenti rischiosi, mentre le perdite, spesso amplificate dalla leva, possono generare reazioni impulsive.

Conclusione: chi può beneficiare del trading a leva?

Il trading a leva è adatto a trader esperti, in grado di comprendere a fondo le dinamiche dei mercati e di gestire il rischio in modo efficace. Se da un lato questo tipo di trading offre la possibilità di ottenere profitti elevati grazie all’effetto leva, dall’altro richiede una buona conoscenza di azioni, forex e criptovalute. È particolarmente indicato per chi è disposto a dedicare tempo all’analisi dei mercati e ad adottare un approccio strategico. Anche la gestione del rischio e la capacità di affrontare la volatilità con lucidità sono elementi fondamentali.

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Altre domande sul trading a leva

Ecco alcune domande frequenti (FAQ) sul trading a leva e le relative risposte:

Cos'è una richiesta di margine (o margin call)?

Una richiesta di margine (o margin call) si verifica quando il capitale presente in un conto a margine scende al di sotto del margine di mantenimento richiesto. In questo caso, il broker richiede al trader di depositare fondi aggiuntivi o di chiudere alcune posizioni per compensare le perdite e mettere in sicurezza il conto.

Quanto è sicuro il trading a margine?

Il trading con leva è relativamente più rischioso rispetto ad altri metodi, in quanto le perdite possono rapidamente superare il capitale investito. Il livello di sicurezza dipende dall’esperienza del trader, dalla leva utilizzata e dall’efficacia della gestione del rischio, che include l’uso di ordini stop-loss e il monitoraggio costante delle posizioni.

Cos'è un margine di mantenimento?

Il margine di mantenimento è l’importo minimo che deve rimanere su un conto a margine per mantenere aperte le posizioni. Se il valore del conto scende al di sotto di questa soglia, il broker può attivare una richiesta di margine per richiedere fondi aggiuntivi come garanzia.

Cosa significa chiusura del margine nel trading?

La chiusura del margine indica la chiusura automatica delle posizioni da parte del broker quando il conto a margine scende al di sotto del margine di mantenimento richiesto. Questa procedura serve a proteggere il broker da ulteriori perdite nel caso in cui il trader non depositi tempestivamente fondi aggiuntivi.

Qual è la differenza tra margine e leva?

Il margine è il deposito che un trader deve versare sul proprio conto come garanzia, mentre la leva indica il rapporto tra quel margine e il volume totale dell’operazione controllata. La leva amplifica sia il potenziale di profitto che quello di perdita.

Quali asset sono disponibili per il trading con margine?

Il trading a margine è disponibile per numerosi strumenti finanziari, tra cui azioni, criptovalute, forex e CFD. Questa flessibilità consente ai trader di utilizzare in modo strategico il proprio capitale su diversi mercati sfruttando la leva finanziaria.

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